Attualità

7 ORE DI ATTESA PER TORNARE A CASA SENZA VACCINO: “TANTA DISORGANIZZAZIONE, MA GRAZIE AI MEDICI E AI VOLONTARI”

Vogliamo che la situazione migliori rapidamente presso l’HUB vaccinale di Ruvo di Puglia. Per questo pubblichiamo questa testimonianza affinchè la situazione migliori rapidamente.

“Buongiorno volevo chiedervi di denunciare quello che accade all Hub vaccinale di Ruvo di Puglia affinché si possano sollecitare le persone responsabili a migliorare la situazione assurda. Ieri mia madre doveva vaccinarsi come da prenotazione effettuata tramite farmacia alle 18.10. Io come accompagnatrice vado alle 16.30 al centro x informarmi sulla procedura, se rispettano l’orario di prenotazione o se si entra in ordine d arrivo e parlando con un volontario mi dicono che all ora stavano chiamando le persone con prenotazione delle 13.30. Ritorno a casa e riferisco a mia madre che non occorre andare in anticipo perchè la situazione è critica. Così aspettiamo le 18.00. Questa volta mia madre viene insieme e scopriamo che sono in ritardo micidiale perchè alle 18.00 facevano entrare i prenotati delle 16.30, ma cosa ancor più allucinante, qualcuno ci dice che se pur facciano entrare le persone con quest’orario di prenotazione all’interno stanno vaccinando coloro che avevano prenotazione delle 13.30.

Torniamo a casa, perchè era inutile aspettare in coda e prevediamo un’attesa di 2 ore. Alle 20.00 riprendo mia madre e ci avviamo di nuovo all’hub. Questa volta, lei in macchina e io in coda, decidiamo di aspettare. Ore 20.40 finalmente  fanno entrare il gruppo che ha prenotazione alle 18.10. Noi felici perchè  credevamo che nel giro di poco tempo saremmo ritornate a casa, invece, era solo in quel momento che iniziava il calvario. Fanno sedere mia madre con tutti gli altri anziani a delle sedie al di là  delle postazioni vaccinali distanziati con le mascherine mentre noi accompagnatori siamo pregati di stare fuori dal palazzetto uscendo dall’entrata posteriore. Siamo fuori ma riusciamo cmq a vedere i nostri cari e sentire la voce di qualcuno che ogni tanto chiama x cognome  e nome. Ore 23.30 i volontari chiedono al gruppo delle 18.10 di spostarsi alle sedie anteriori alle postazioni vaccinali per essere chiamati ed effettuare l’anamnesi. Ci rincuoriamo con gli altri familiari in attesa e ci facciamo forza dicendo “dai ora toccherà ai nostri cari”. Fa freddo, l attesa, la stanchezza: si fa sentire sono più di 4 ore che stiamo in piedi e sotto la pioggia che per fortuna ora ci da tregua, ma resistiamo.

Ore 00.15 mia madre al di là delle postazioni mi chiama al cellulare e mi esorta ad andare dov’è lei perchè un sanitario sta dicendo qualcosa di importante e lei noi riesce a comprendere. Corro da lei, la calca degli anziani tutti attorno alla povera dottoressa stremata che dalle 8.00 del mattino è lì a lavorare affinché quest’incubo finisca. A malapena riesco a sentire quello che dice ma poi è così gentile che lo ripete più volte: le dosi di vaccino “Pfaizer” sono terminate ci sono rimaste solo quelle di “Astrazeneca” quindi chi non può avere quest’ultimo per patologie che non consentono tale somministrazione deve ritornare domenica mattina ma comunque non può andare via se non dopo l’anamnesi fatta dal medico lì presente altrimenti perderebbe la prenotazione. Un incubo, stiamo vivendo un incubo oltretutto se pur distanziati, tanti anziani nello stesso luogo e con l’aria pesante che ormai si sente dopo aver accolto dalla mattina tanti utenti. Aspettiamo, aspettiamo…finalmente alle 00.30 il volontario chiama mia madre, aspettiamo ancora che il primo medico che si libera possa ascoltarci. 00.40 parliamo con la dottoressa super gentile nonostante sia qui da stamattina, ci ascolta e infine ci dice signora mi spiace deve ritornare domenica mattina perchè le dosi del vaccino che lei può fare sono terminate. Morale del favola? Abbiamo aspettato 7 ore e dico 7 ore e mia madre non ha fatto il vaccino. Disorganizzazione, Disorganizzazione…

In tutto questo volevo lodare  tutti i volontari e gli operatori  sanitari per il loro inenarrabili per il contributo e lavoro. Sono stati tutti gentili e dispiaciuti della situazione che certo li ha visti protagonisti ma inerti nel poterla migliorare. Spero che dopo tutte queste ore passate all interno del palazzetto con tante persone non ci siano “covid-conseguenze” e chi è responsabile di un tale insuccesso paghi. Sarebbe bastato non prenotare così tante persone se gli operatori sanitari e i vaccini non erano a disposizione e magari demandare al medico curante l’anamnesi con la quale si sa già se uno può o non può fare quel determinato vaccino.

Ps Grazie per avermi ascoltato e spero che i molti che ieri c erano denuncino tale situazione x migliorarla.

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