48h al veleno, unanime l’appello ad abbassare i toni
Unanime l’appello ad abbassare i toni, alla vigilia delle ultime tre settimane di campagna elettorale. Ruvo di Puglia si appresta a recarsi alle urne, ma di certo toni forti non fanno altro che allontanare le persone dalle urne.
Quanto accaduto nelle ultime 48h va assolutamente riportato in una dimensione meno ricca di astio e più portata alla dialettica e al dialogo.
Il centrosinistra dirama una nota nella mattinata di martedì: “Dal centrodestra toni volgari e violenti nei nostri confronti, evidentemente per coprire l’assenza di programmi o perché si pensa così di conquistare consenso elettorale o di strappare un po’ di like sui social”. Il riferimento è a un post in cui si parla di cancro e chemio paragonate alla politica locale. Il like del candidato sindaco del centrodestra scatena la “bagarre”. Lorusso replica sottolinenando come sia mancata la solidarietà del primo cittadino, nonchè candidato sindaco, Pasquale Chieco nei confronti del gesto violento commesso ai danni della Lega. E poi aggiunge: “Il candidato sindaco del centrodestra scrivente dispensa, ogni giorno, like ad ogni immagine (centinaia) di candidate e candidati delle liste a suo supporto, per manifestare la propria vicinanza, senza leggerne i contenuti, purtroppo non ne ha il tempo altrimenti non dormirebbe neppure quelle due tre ore per notte che gli sono concesse”.
Nella serata di martedì è Vincenzo Colaprice sulla bacheca a riportare un suo pensiero sulla vicenda, il like e commento del sindaco Chieco fa arrabbiare Lorusso: “Dichiaro pubblicamente che ho messo un like a questo post in piena consapevolezza e in totale continuità tra il dito e i neuroni”.
Lorusso a quel punto decide di disertare il confronto andato in onda su ruvesi.it: “Considerato che il Candidato Chieco non intende parlare di programmi, di idee, di progetti futuri concreti, ma semplicemente delegittimare, irridendo, l’avversario non vi può essere alcun serio contradditorio tra la mia persona e la sua. Prima viene il rispetto delle persone e dei valori democratici; e dopo, fatto salvo il rispetto di quei valori, tutto il resto”.