24° anniversario del dies natalis di don Tonino Bello
«Ci aiuti il ricordo vivo ed operoso del Servo di Dio Antonio Bello del quale celebriamo il 24° anno della morte. Che la sua profezia di pace risuoni più forte in questi giorni segnati da rigurgiti di violenza.»
Con questo auspicio Mons. Domenico Cornacchia ha chiuso il suo messaggio per la Pasqua 2017, riferendosi alla data del 20 aprile prossimo, quando ricorderemo la morte del Servo di Dio Antonio Bello, suo predecessore alla cattedra di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi dal 1982 al 1993.
La diocesi propone due appuntamenti per celebrare il 24° anniversario:
Giovedì 20 aprile ore 19 - Cattedrale di Molfetta, S. Messa presideuta da Mons. Domenico Cornacchia
Come ogni anno, tutta la Comunità diocesana, Sacerdoti Diaconi Religiosi e Laici, insieme al Vescovo, innalzano lodi al Signore concelebrando l’Eucarestia. Messa di lode e di ringraziamento, Messa di suffragio e di meditazione per sottolineare il dono ricevuto dallo Spirito attraverso il servizio episcopale di don Tonino nella Comunità diocesana e nel servizio alla Pace reso negli anni di presidenza di Pax Christi. Il servitore della Carità a cui la Chiesa locale rivolge la gratitudine e l’impegno a mantenere vivi i segni da lui piantati.
Venerdì 21 aprile ore 20 – Cattedrale di Molfetta, Oratorio “Svegliare l’aurora”
L’esecuzione in Cattedrale dell’opera musicale “Svegliare l’aurora” del M° Silvestro Sabatelli, scritta su testi mariani di don Tonino, costituirà la novità di quest’anno. Patrocinata dal Comune di Molfetta, l’opera per soli, coro, fisarmonica e orchestra, è stata commissionata da Digressione Music (etichetta della quale è editore don Girolamo Samarelli) e per ferma volontà del Vescovo, voluta replicare per l’occasione anniversaria dopo la prima nazionale ad Alessano e Molfetta. L’opera è eseguita dai soprani Antonietta Cozzoli e Vittoria Didonna, dal coro Ensemble Dvorak, dalla Filarmonica Pugliese e dalla fisarmonica solista di Francesco Palazzo. L’ingresso è gratuito e il concerto sarà trasmesso in diretta live streaming sul sito e sulle pagine social della diocesi (a cura dell’Ufficio Comunicazioni sociali)
Prosegue, intanto, il delicato iter della causa di canonizzazione, come spiega il Postulatore mons. Luigi M. de Palma dalle colonne di Luce e Vita (n.16 del 16 aprile 2017): «L’elaborazione della “positio” esige estrema attenzione e rasenta necessariamente il perfezionismo, perché su di essa si baserà il giudizio della Congregazione per le Cause dei Santi e la finale decisione del Sommo Pontefice». «Inoltre – prosegue il Postulatore – la consapevolezza dei propri limiti accompagna quanti sono chiamati ad esprimere un parere in merito alla causa, ed è per questo motivo che si attende da Dio una conferma, cioè un miracolo ottenuto per intercessione del Servo di Dio». «Perciò la Postulazione continua a ricevere le segnalazioni di speciali grazie, di benefici e di presunti miracoli, e a vagliare quanto potrebbe valere ai fini della causa di canonizzazione».