Religione

18 volontari a Katundi ri, in Albania. Esperienza diversificata della Caritas

Sono partiti mercoledì 10 luglio, per una “Esperienza diversificata” diciotto ragazzi della Diocesi alla volta dell’Albania, dopo il volontariato iniziato a marzo 2019 presso le sedi cittadine della Caritas diocesana.

Mariapia Antoniciello, Marina Cagnetta, Marica De Sario, Maria Fioretti, Miriam Gesmundo, Rossana Mariani, Erika Mastrorilli (da Terlizzi); Michele Bernocco, Sara Chiarulli, Luca De Astis, Lucia Di Terlizzi, Gaia Paparella, Teresa Pellegrini, Arianna Riccardi Arianna (da Ruvo); Nicola Gadaleta, Anastasia Patimo (da Molfetta); Rosalinda Ieva (da Corato). Saranno accompagnati da: Nicoletta Tangari, Natalie Cagnetta, Rossana Guastamacchia, Maria Patruno e don Cesare Pisani e Suor Valentina (Oblata S. Benedetto Giuseppe Labre).
Una proposta di Caritas Italiana, cofinanziata dalla Diocesi, un progetto di alcuni mesi che è partito praticamente con la sensibilizzazione a febbraio, iniziato a marzo e protratto da aprile ad inizi di luglio nelle sedi cittadine della Caritas per circa 4-5 ore settimanali di servizio con i minori. Un incontro formativo a settimana con esperti professionisti (con le psicologhe-psicoterapeute Luisa Giancaspro e Francesca Guastamacchia) occupandosi di interazione e integrazione, linguaggio del corpo, interattività ed emozioni. Formazione anche su aspetti legislativi e diritti dei minori, con Edgardo Bisceglia, avvocato e responsabile Caritas, e Giuseppe Russo, responsabile regionale del Servizio Civile, sui temi della legalità, cittadinanza e integrazione.
Determinanti le attività formative con le suore di don Grittani, in particolare Suor Leze  e Suor Valentina.
Il progetto è stato coordinata da Rossana Guastamacchia e da don Cesare Pisani, direttore Caritas diocesana.

Oggi, 10 luglio, la partenza per l’Albania dove tutto il bagaglio formativo acquisito sarà riversato amorevolmente anche su 30 minori individuati dalle Suore di don Grittani che hanno una scuola dell’infanzia a Katundi ri -Albania, dove fanno i campi scuola estivi con gruppi di volontariato provenienti dall’Italia. L’obiettivo è anche quello di avviare al volontariato attraverso esperienze forti, creare un gruppo di giovanissimi volontari che poi possano sviluppare un attaccamento al servizio,  e proseguire in settembre. Un investimento morale, economico, fisico che giunge ad un momento decisivo, molto preparato.  Anche i loro genitori sono stati incontrati.

Grazie alle suore, che faranno da mediatrici, i volontari si divideranno in quattro squadre che lavoreranno più sul gesto che sulla parola, proprio per facilitare l’interazione. Il programma è stato ben delineato su quattro tematiche e attività correlate: convivialità, legalità, giustizia, pace, con una chiara ispirazione a don Tonino Bello e don Ambrogio Grittani.

Non ci resta che augurare buon viaggio, in attesa di ricevere impressioni e immagini da Katundi ri.

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