17 GENNAIO: GIORNATA NAZIONALE DEL DIALETTO
La proposta di legge della consigliera regionale Anita Maurodidonna per la salvaguarda dei dialetti pugliesi.
Nella giornata odierna si celebra, a livello nazionale, “La Giornata nazionale del dialetto”. In occasione di tale ricorrenza, la consigliere regionale Anita Maurodinoia ha annunciato la presentazione di una proposta di legge regionale atta a salvaguardare i dialetti pugliesi che, come della stessa affermato, rappresentano linguaggi storici di straordinario interesse che devono non solo essere conservati come preziosa eredità del nostro passato, ma anche valorizzati.
Il fine perseguito è quello di tutelare e trasferire alle future generazioni il patrimonio culturale fatto di poesie, canzoni, proverbi, opere teatrali e pubblicazioni che costituisce uno degli aspetti identitari della comunità pugliese.
La suddetta proposta di legge, in particolare, prevede che la Regione Puglia, attraverso iniziative e incentivi finalizzati all’approfondimento delle ragioni delle proprie radici storico-linguistiche, sostenga la promozione degli studi e delle ricerche sui dialetti locali in collaborazioni con scuole, università, associazioni culturali, esperti del settore e di testate giornalistiche o di informazione radio-televisiva o che operano sul web.
E’ altresì prevista non solo la costituzione di un fondo bibliografico specialistico e di un archivio documentale, anche sonoro, ma anche borse di studio per tesi di laurea e di dottorato riguardanti i dialetti della Puglia.
“Il dialetto pugliese–ha asserito la consigliera regionale Anita Maurodinoia- definito tra tutti il più sonoro, è un linguaggio proprio, compreso ed utilizzato da tutti. In tal senso, da registrare che se i media, ed in particolar modo la comunicazione audiovisiva, negli ultimi 50 anni, ha livellato in basso i linguaggi del popolo italiano, contribuendo a far scomparire i dialetti considerati lingue volgari e adatte solo ad un popolo di contadini, quelli pugliesi, invece, negli ultimi anni stanno riscontrando un dato in controtendenza, confermato dal successo straordinario di attori o autori, primo fra tutti Luca Medici, che utilizzano, con orgoglio e successo, il nostro dialetto”.