150 anni del Catalogo del Museo Jatta tra storia, cultura e testimonianze
Centocinquanta anni del Catalogo del Museo Jatta. Un traguardo rilevante per un’opera che solca le radici all’interno di una storia da non dimenticare.
Ieri sera, 10 settembre, il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia ha dedicato una serata all’evento. L’opera di Giovanni Jatta Junior fu stampata a Napoli nel 1869 e rappresenta ad oggi l’unica guida dettagliata completa di tutta la collezione, con la puntale descrizione dei miti e delle figure raffigurati sui vasi. Il corposo volume, che nelle intenzioni dell’autore si presentava come una “breve spiegazione dei monumenti da servir di guida ai curiosi”, è diffuso in molte biblioteche del mondo, da quella bavarese di Monaco a quella di Oxford, ed è fruibile anche in versione digitalizzata online grazie al motore di ricerca Google Books.
Nel 1996, per volontà del Comune di Ruvo di Puglia, il testo fu ripubblicato da Edipuglia a seguito dell’acquisizione, tra il 1990 e il 1991, della ricca collezione archeologica da parte dello Stato e l’apertura al pubblico del Museo nel 1993. «Un’opera legata ad una ormai superata concezione antiquaria delle collezioni museali che conserva – specifica Raffaella Cassano (docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso l’Università degli Studi di Bari) nella prefazione – un indubbio valore storico e culturale e che testimonia la volontà di Giovanni Jatta di conservate unità e di valorizzare, in una sede planimetricamente e architettonicamente adeguata, la raccolta».
Durante la serata, grazie alla collaborazione e alla disponibilità della famiglia Jatta, sono stati esposti nella seconda sala il manoscritto del Catalogo, finora mai mostrato al pubblico, e la copia del 1869. Le pagine dei volumi sono state poste in relazione con i relativi reperti, permettendo ai numerosi visitatori di cimentarsi nella scoperta di dettagli e storie dipinte.
Una travolgente lettura di alcuni passi del catalogo, affidata alla voce della nota attrice Raffaella Giancipoli, ha suscitato l’interesse dei presenti per alcuni dei più noti pezzi della collezione. Il vaso delle Esperidi e il vaso di Talos sono stati osservati con gli occhi meravigliati di Giovannino Jatta. Non è stato difficile immaginarlo alla guida di un gruppo di letterati ottocenteschi, attratti dall’archeologia e dai suoi miti.
L’iniziativa rientra tra i progetti che la nuova direttrice Claudia Lucchese ha in mente per “rendere giustizia al museo, anche grazie all’apporto della famiglia Jatta”, come ha detto nel corso della serata. Respirare l’originale clima dell’Ottocento di queste sale è occasione imperdibile per i ruvesi ma anche per i tanti turisti che raggiungono in ogni periodo dell’anno Ruvo di Puglia.
La Casa Editrice Edipuglia ha permesso la prenotazione per l’acquisto delle ultime copie ancora disponibili del Catalogo con offerte vantaggiose riguardo alcuni volumi fondamentali per la storia del Museo e delle sue collezioni. La promozione resterà valida per tutto il mese di settembre.
Un salto nella antichità e nella cultura che, attraverso le importanti testimonianze, fa riemergere personaggi, monumenti ed eventi del passato che non smetteranno mai di rendere nota e straordinaria la storia di Ruvo di Puglia.