14° “Raduno Crifo Fiat 500 e derivate”, Romano: «Evento gioioso e di condivisione»

8 Aprile 2019 Veronique Fracchiolla

Il tempo incerto di ieri non ha fermato il 14° Raduno Crifo Fiat 500 e derivate, organizzato dal Fiat 500 Club Italia – Coordinamento di Bari, con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia. Un raduno che si sarebbe svolto in qualsiasi condizione atmosferica – ha precisato il responsabile locale Roberto Patrocinio. Perché la piccola e compatta utilitaria dalle forme morbide, classe ’57, erede della 500 Topolino si muove con agilità ovunque, in ogni circostanza, non teme di affrontare e superare le avversità. Lei, il simbolo del boom economico e del genio creativo italiano.

Della 500 quale simbolo del migliore “Made in Italy” si fa un racconto nel libro “Un Mito Italiano: la 500, fenomeno sociale e di costume” (500 Club Italia Edizioni), a cura di Stefania Ponzone e Francesca Caneri, su progetto editoriale del presidente onorario del club Fiat Club 500 Italia Domenico Romano,ospite speciale del raduno ruvese.

Romano, tra gli ideatori, nel 1984, del primo raduno delle 500 a Garlenda (Savona) -sul sito www.500clubitalia.it la storia della nascita di una passione- ha donato il saggio di meccanica, di costume, di storia al consigliere Mario Paparella, quale rappresentante delle istituzioni. Il consigliere ha ringraziato gli organizzatori «per la loro opera di divulgazione e promozione sul territorio tesa a far conoscere l’utilitaria che, sin dai primi anni del Novecento, è il fiore all’occhiello dell’ingegneria meccanica italiana e che ci rappresenta nel mondo».

A suggellare il momento, una foto con la conduttrice Anna Turturo; Giuseppe Pellegrini, coordinatore provinciale; Domenico Facchini, fiduciario di zona, Patrocinio e sponsor.

Ad animare l’evento, per i piccini e non solo i supereroi Batman e Ironman. Annullata l’esibizione dei ballerini della scuola Vibes: asfalto troppo scivoloso.

Tra i cinquini, semplici nei loro colori classici – bianco, rosso, nero, blu, giallo ocra – o adorni di vezzi, ironici, romantici così come i loro proprietari, si aggiravano, incuriositi e affascinanti i presenti. Perché il raduno delle 500 è un evento che unisce tutti, è trasversale, appassiona grandi e piccoli; anche chi non lo possiede il cinquino perché narra una parte importante della storia italiana.

Ben dice Romano quando ricorda che i raduni delle 500 sono soprattutto eventi gioiosi, da vivere con serenità. L’art. 2 dello Statuto del club Fiat 500 Club Italia di Garlenda, nato nel 1989, recita: «L’Associazione si prefigge di: diffondere e mantenere vivo l’interesse per la Fiat 500 nella sua valenza di fenomeno sociale e di costume; favorire nel comune amore per la Fiat 500 l’amicizia e la solidarietà tra le persone, senza alcuna distinzione di età, estrazione sociale, censo, nazionalità o razza; creare e promuovere occasioni di incontro e confronto fra gli amatori della Fiat 500; promuovere ed attuare iniziative volte alla conservazione della capacità di circolazione e funzionalità su strada delle autovetture Fiat 500».

Accanto alle 500, una 600, Alfa Romeo e altre derivate, un altro simbolo del Made in Italy: la Vespa. Anche quest’anno il Vespa Club di Ruvo di Puglia ha dato il proprio vivace contributo.

Alle 12.30 ha avuto inizio la sfilata lungo i corsi cittadini: alla testa il furgoncino Volkswagen T2 Bully, amatissima icona hippie a bordo del quale erano Turturo e Patrocinio, la cui prima auto da neopatentato fu proprio una 500 pagata 637mila lire.

Ma il Raduno Crifo Fiat 500 e derivate è anche un evento culturale che attira a Ruvo di Puglia da tutta Italia un rilevante numero di “cinquini lovers”, estimatori che possono ammirare le bellezze e apprezzare le eccellenze enogastronomiche della città – una delle tappe è la Cantina di Ruvo di Puglia. Un evento che, inoltre, mette in rete imprese, associazioni locali e non solo, contribuendo alla valorizzazione di un territorio.